Lo sguardo sospeso
E’ nella natura rarefatta e sospesa dei suoi paesaggi salentini che va cercata la chiave stilistica dell’arte di Marco Tommaso Fiorillo. Paesaggi silenziosi che si stendono quieti verso orizzonti indefiniti, azzurre lontananze di campi e muri a secco, profili di masserie lontane, tramonti fiammeggianti su cui si stagliano palme solitarie e scorci di campagne immutabili che infine sanno d’antico. Pochissime o del tutto assenti le figure umane, in una visione improntata ad una raffinata e impercettibile malinconia, in cui la natura a tratti dolce, più spesso aspra e brulla, ma sempre idealmente incontaminata dell’amato Salento si trasforma grazie alla visione e al tratto dell’artista in una struggente dichiarazione d’amore nei confronti di questa sua terra tanto generosa. Ed è proprio l’irrompere inatteso - e tutto salentino - di vibranti cromie, di vigorose coloriture di scuola e memoria impressionista, che folgora allora l’osservatore, rubandogli il cuore davanti a un paesaggio interpretato e rivissuto da Fiorillo con una sensibilità delicata e personalissima. Proprio come la sua terra continua a sorprendere e conquistare quanti la visitano.
Andrea Ferrari
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